Un_percorso_al_buio_per_capire_i_non_vedenti_06.04.09
Un percorso per capire i non vedenti
di Gaetano Danasi
Gazzetta di Mantova 06.04.09 CASTEL GOFFREDO. Come incontrare e avvicinarsi alla disabilità attraverso gioco, amicizia, complicità, fiducia. Calandosi nel buio che accompagna la vita di un non vedente gli alunni di 1ª E, insegnanti e preside della scuola media Virgilio, si sono affidati alla guida esperta di chi in quel buio ci vive e hanno imparato quanto si possa vedere attraverso il tocco delle nostre mani, il nostro olfatto.
Hanno riscoperto quanto possa essere divertente e piacevole scoprire il gusto di una bibita e riconoscere un amico dal timbro della voce. Tutto nasce dalla caparbia volontà di realizzare un progetto di qualità e dalla collaborazione di più identità e ruoli: le associazioni Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti di Mantova) l'Api&Aci, (Associazione per la promozione dell'integrazione e autonomia di ciechi e ipovedenti di Castel Maggiore), la scuola secondaria di Castel Goffredo, nelle persone del preside Cesarino Marchioro e dalla professoressa Adelaide Zanardelli, il Frog Cafè rappresentato da Marco Maggi e la Cooperativa Bucaneve con Luca Cimarosti.
«Un'esperienza unica che ci ha arricchito» ha detto Zanardelli. Durante la lezione si sono approfonditi temi quali scrittura e lettura, dal Braille alle avanzate tecnologie informatiche vocalizzate; orientamento e mobilità, mostrando materiali ed ausili utilizzati da non vedenti e ipovedenti. Sono state spiegate strategi e e date risposte a curiosità che hanno sviluppato in tutti una miglior consapevolezza e conoscenza, il tutto in un clima di reciproco ascolto e spontanea comunicazione, piccoli grandi passi verso una migliore integrazione. E' stato, inoltre, allestito un percorso sensoriale. Gli alunni una volta bendati e muniti di bastone bianco, simbolo di disabilità visiva, hanno raggiunto con non poca difficoltà una stanza oscurata dove hanno potuto mettere alla prova gli altri 4 sensi con prove di tatto, olfatto, gusto e udito; e dove, è stato anche regalato loro un segnalibro profumato realizzato con carta riciclata dai ragazzi della Bucaneve, altro segno di integrazione della disabilità. Ospite della giornata e molto apprezzata è stata Bianca, un cane guida Labrador.
«La mattinata è letteralmente volata - spiega la referente del progetto Mirella Gavioli -. L'accoglienza è stata straordinaria, nessuna banalizzazione, nessun atteggiamento pietistico o di imbarazzo, una classe educata e interessata che ha partecipato con spontaneità e coraggio agli input proposti.
Non possiamo che ringraziare tutti i protagonisti di questa iniziativa che in questa giornata hanno conosciuto un linguaggio didattico diverso, e nel percorso al buio hanno vissuto la quotidianità dei non vedenti».
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